I racconti di Nausica

 

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Sono nata  in un bellissimo giorno di primavera inoltrata...diciamo... verso la metà di maggio, quando l'aria è già tiepida e la natura ha rivelato quasi tutte le sue promesse.

Ero un fagottino minuscolo e nonostante questo la mia mamma ci mise quasi una giornata intera per mettermi al mondo. Lei, poverina... stava talmente male, che nei miei primi minuti di vita fui completamente trascurata, anche se un'anima buona mi aveva infagottata in un caldo pannicello. Naturalmente il giorno dopo, conscia della quasi indifferenza dimostratami, cominciai a urlare ed a piangere senza tregua: volevo far sapere a tutti che ero importante e che mi si dovevano rispetto...ma soprattutto coccole a non finire.

 

Tutti oggetti che facevano praticamente parte della divisa delle "balie" dell'epoca.

La foto di me più vecchia che possiedo e che custodisco gelosamente... in bellavista... in una piccolissima  cornice sopra il mio cassettone, mi fu fatta all'età di tre mesi. Insieme a me ci sono la mia mamma e il mio papà,

sono seduta, ben sorretta, sopra un tavolo all'ombra, nel terrazzino che allora, stava davanti alle grandi cabine balneari di Sottomarina di Chioggia...era l'agosto del 1928 e il mio faccino è sorridente e beato.

Ma di questi terrazzini parlerò più avanti...perchè hanno una parte abbastanza importante nei miei ricordi lontani... 

 

 

Continua.......

 

 

 

I miei primissimi ricordi reali sono abbastanza nebbiosi,...il primo, avevo circa due anni, è una passeggiatina in via Edmondo De Amicis, a Milano, naturalmente, la mia mamma mi teneva per mano ed io mi pavoneggiavo ...con un abitino rosa senza maniche, la cui gonna era ornata da tanti volantini arricciati...una cosa elegantissima!!! Per di più sul corpetto figurava un mazzolino di fiori piccini di lana di tanti colori, trattenuto da una spilla dove in oro stava scritto il nome del negozio dove la mia mamma comperava lane e fili da ricamo. Figuriamoci!!!!! mi sembrava di essere una piccola principessina e sicuramente mi davo un sacco di arie.............Il secondo ricordo, molto vivo  questo, riguarda una bambolina di gomma con il fischietto, vestita da olandesina. Una sera ..presa non so da quale "raptus"la tirai con tutta la mia debole, ma sufficiente forza, contro un vetro interno del nostro appartamento.

Naturalmente il vetro andò in frantumi...Tragedia...il commento di tutti...mamma, papà, nonna e tata fu..."Come ...Paoletta sempre così calma e tranquilla ha fatto un disastro simile?"...naturalmente la più scioccata fui io che andai subito a nascondermi da qualche parte...non  so dove...

Il terzo episodio buffissimo, molto vivo nella mia mente, riguarda sempre la mia prima infanzia.........Un fatidico giorno la piccola Paoletta scompare..tutti la cercano e non si sa dove sia finita...tutti la chiamano con i nomignoli più affettuosi, ma di lei nessuna traccia...Ad un certo punto,  la mia mamma, che cominciava a preoccuparsi, sente un rumorino in camera da letto, dove troneggiava una grande poltrona di damasco rosso scuro.,..Sposta la poltrona e ben nascosta lì...chi c'è?

La piccola Paoletta!!!! E tra le mani stringe un pezzo grossisimo di parmigiano e se lo sta mordicchiando tutta soddisfatta...e non si capisce nemmeno come abbia fatto a trasportarlo e a tenerlo ben fisso con le sue piccole mani..... Naturlmente ...ilarità generale, nessuna sgidata...anzi ...l'episodio fu raccontato per parecchio tempo come una mia prodezza infantile.....

Continua...

 

Nausica...(Paola)...con la speranza di continuare il viaggio a ritroso nel mio tempo ...senza annoiarvi....

 

 

 

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