.
Ho
sognato
di te
stanotte
e della
mia
Venezia...
c'era la
luce
tenue
del
crepuscolo
c'era
una
brezza
tiepida,
e la
nostra
gondola
leggera
sfiorava
l'acqua
del
canale.
Mi
tenevi
per
mano,
senza
parlare...
c'era
silenzio..anche
intorno...
solo ci
cullava
lo
sciacquio
del
lungo
remo che
ci
faceva
avanzare.
Cominciavano
ad
accendersi
le luci
dei
lampioni
, lungo
i
palazzi...
era
tutta
una
magia
e dentro
me
nascevano
i
sorrisi
che
tante
volte mi
avevi
donato
anche
senza
saperlo.
Nausica 6
giugno
2006
Mai
più...
questo è
il
pensiero
che si
fa
dolore
e cala
nella
sera
accanto
ai lumi
spenti.
Fuori le
stelle
cantano
una
canzone
ma pure
quella
sa di
malinconia.
E il
prato...il
mio
prato
cresce
lento...
ma non
fa più
sentire
il suo
rumore.
Anche le
foglie
verdi
della
magnolia
hanno
preso il
posto
dei
fiori
color
crema
caduti a
terra
come il
mio
cuore.
Nausica
Maggio
2006
Non
parlare...non
dire
nulla!
Basta un
bagliore
negli
occhi...
uno
sfiorìo
leggero
delle
tue dita
sulle
mie
labbra
dischiuse..
e subito
si
scatena
la
tempesta
e sento
l'onde
infuriate
scavare
nelle
rocce
dei miei
sensi
e
dominarmi
in
pieno.
Nausica
giugno
2006
Scrivere...scrivere
ancora,
per
frenare
l'ansia
del
cuore,
per
giocare
con le
parole,
piccole
tracce
nere di
me sul
foglio
bianco.
Mi pare
di
sentirle
vivere,
come
nascano
non
so...
Non mi
serve
chiudere
gli
occhi,
nasce
dentro
qualcosa,
sottile,
acuto,
misterioso,
e si fa
strada.
E' come
dar nome
a ciò
che non
ne ha...
a
pensieri
tanto
strani
che a
volte è
difficile
capirli.
Ma
quando
si fa
luce,
è come
se
scintille
fluorescenti
danzassero
intorno
come
lucciole...
Nausica
23
giugno
2006
1945
E’ un
giorno
di
maggio,
sembra
che il
sole
scaldi
solo il
cuore
perché
l’aria è
frizzante,
birichina
come sa
essere
quassù,
sopra la
città,
di
fronte
al lago
amico
mio
d’infanzia.
Mi parli
piano
di cose
tremende
di luci
accecanti,
di
torture,
di
orrori,
di
paure.
Io sento
dentro
la tua
forza
buona
e la tua
mano
intrecciata
alla mia
si muove
appena.
Chissà
perché,
parli di
cose
atroci
ma
quando
taci
gli
occhi
tuoi
ridono
felici
mentre
col dito
mi
sollevi
il
mento.
Ciao Ny....
Nausica
A MIO
PADRE
Papà
mio, ti
prego,
ricordiamo
insieme
i nostri
giorni,
i tanti
dolci
giorni
ormai
perduti.
Ricordiamoli,
anche se
dove sei
così
lontano,
è
difficile
riviverli
con
gioia.
Ricordi
la
nostra
piccola
casa?
E il
giardino
minuscolo
dove un
solo
pruno
fioriva
a
primavera?
E come
parevano
gettate
giù per
la
collina
le
piccole
case di
pietra
bruna?
Ricordiamo
insieme.
Anche
adesso…
di sera,
mi par
d’esser
lassù
all’aria
mite
che ti
piaceva
tanto
mentre
la luna
versa il
suo
splendore
nella
nostra
valle.
Nausica
TI
RAMMENTI
Ti
rammenti
quel
giorno?
L'acqua
del mare
era
rosa...
il
colore
dell'alba.
Io mi
sentivo
felice
al
confondersi
dei
nostri
respiri.
Poi
parlasti
di
qualcosa
e la tua
voce era
scortese,
dura
come il
diamante.
Fu come
se una
muraglia
d'acqua
mi si
rovesciasse
sul
cuore
Dentro
me...dicevo...
"Perchè
non
capisci?
Io ti
amo,
solo
questo
conta...
solo
questo..."
Ma i
tuoi
occhi
severi
continuavano
a
guardare
l'orizzonte
e
tacevi,
col viso
di
pietra
dei
tanti
tuoi
momenti
bui
quando
le
nostre
anime
viaggiavano...
senza
incontrarsi.
Nausica
ottobre
2006
STASERA
Stasera
il tempo
è
cambiato...
viene
con
l'imbrunire
un vento
improvviso,
maligno,
che
disperde
i lieti
pensieri
e mi
ferisce.
Ecco che
sugli
alberi
davanti
a me,
cade ora
una
pioggia
sottile...
che
sembra
fatta di
schegge
di
vetro.
Nausica
agosto
2007
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